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Nucleare Testi 1996 di Ivano Rebustini
Quadri 1986-1992 di Emanuele Jaforte

Fusione con contatore

"Vorrei denunciare un contatore".
"Vorrá dire un guasto".
"No, ha capito bene: un contatore. Per la precisione, il MIO contatore".
"Questo è l'ufficio reclami, Sir, non il distretto di polizia".
"Sono giá stato alla polizia.
Mi hanno spiegato che quando le macchine minacciano di ucciderti, solitamente è un problema di chips". Fusione con contatore.
(Olio su tela 100 x 70)
Fusione con contatore

Deposito radioattivo

Non riusciva a trovarlo. Eppure gli sembrava d'averlo messo nel solito scomparto.
E se l'altro guardiano... No, era da escludere:
Fred sapeva a che cosa sarebbe andato incontro, quando fosse tornato per dargli il cambio.
La tuta anti-radiazioni gli impacciava i movimenti, ma volle lo stesso provarci.
E la indovinò a guardare sotto lo scaffale: chissá come, si era nascosto proprio lí.
Trasse un sospiro di sollievo: senza il listino di borsa, per lui collegarsi al WC era ormai diventato impossibile. Deposito radioattivo.
(Olio su tela 100 x 70)
Deposito radioattivo

Fusione con caffettiera

"Bob, il tuo caffe è pronto", miagolò lei.
"Honey, che aspetti a portarmelo?", lui grugní.
La tazzina arrivò, su due gambe da favola. Fumava tutto.
(Quindici secondi dopo)
"Honey, cosa penseresti di me, se ti dicessi che il mio caffè è ABITATO?". Fusione con caffettiera.
(Olio su tela 50 x 40)
Fusione con caffettiera

Fusione con tritacarne

"Wow!"."Fantastico!". "Sembra di stare in quel film che hanno trasmesso la settimana scorsa, per la serie I bellissimi del XX secolo".
"Vuoi dire The Wall?".
"Sí, proprio quello. È davvero incredibile, questo tritacarne virtuale!"
"Virtuale?". Fusione con tritacarne.
(Olio su tela 60 x 50)
Fusione con tritacarne

Trova prossima

"A cosa serve quello strano oggetto nel bagagliaio?".
"Dici quel tubicino trasparente?".
"Sí, proprio quello".
"Lo usavano nel ventesimo secolo. Sai, quando uno restava a secco di benzina, infilava quel coso nel serbatoio di un'altra auto e succhiava. L'ho letto in un libro".
"Idiota, i nostri antenati usavano combustibile liquido, non in polvere come noi.
Mi spieghi come faresti a succhiarlo?
Ehi, non guardare cosí la mia proboscide!". Trova prossima...
(Marmo inciso 45 x 27)
Trova prossima

Lo Svis


(Il pubblicitario)
"Onorevole, Comandante, Sua Maestá, me lo lasci dire: questo simbolo esprime alla perfezione le istanze e la composizione dello schieramento politico che Lei, ne sono certo, condurrá alla vittoria il 27 marzo 2026".
(Il politico)
"Non ti sembra che in quell'essere ci sia un po' troppo azzurro?". Lo Svis.
(Olio su tela 65 x 50)
Lo Svis

Discarica radioattiva

Dai e dai, qualcosa di utile saltava sempre fuori. Come quella notte che aveva trovato una bambola senza un braccio. L'aveva regalata a Bibi, sua figlia; anche a lei mancava un braccio.
Un momento: che cos'era quell'oggetto rosso e lucido che lo chiamava dal fondo del mucchio? Scavando si tagliò un dito, sulla testa gli cadde una massa gelatinosa e puzzolente, ma alla fine riuscì a mettere le mani su quel tesoro.
Ne aveva sentito parlare spesso, ma vedeva per la prima volta una lattina di RadioCola. Discarica radioattiva.
(Olio su tela 50 x 70)
Discarica radioattiva

Fusione con computer

Stava per dargli scacco matto, ma forse poteva ancora salvare il proprio Re.
L'avrebbe preso per fame, quell'essere inferiore che lo guardava attraverso lo schermo.
O per sete. O quando si fosse mosso per fare un goccio d'acqua.
Ma doveva stare molto attento. L'Ordine dei computer l'avrebbe radiato, se qualcuno si fosse accorto che aveva attivato l'applicazione "Baro automatico" durante la finale del Campionato intergalattico. Fusione con computer.
(Olio su tela 160 x 110)
Fusione con computer

Mutazione vegetale

Quando si svegliò, era ancora buio. Il marito russava. Virginia scivolò fuori dalla stanza.
Non c'era tempo da perdere: aveva invitato a pranzo i suoi genitori e quelli di Jed; contando i bambini, a tavola sarebbero stati in dodici.
Scese le scale in punta di piedi: se il loro cane Rilàssati si fosse svegliato, presto quella casa sarebbe stata piena di urla, pianti, richieste e rumori di sciacquone.
Nel salone cercò a tentoni l'interruttore. Purtroppo lo trovò.
Anche i vicini sentirono l'urlo.
Quando Jed, qualche minuto dopo, si precipitò o qualcosa del genere al piano di sotto, la trovò che tremava: "Il nostro albero di Natale ha cambiato struttura molecolare", riuscí faticosamente a dirgli. Mutazione vegetale.
(Olio su tela 60 x 40)
Mutazione vegetale

Fusione rossa

"Amico, mi sembri un po' fuso".
"Hai ragione. Vedi, dopo ieri sera non riesco a togliermi quella rossa dalla testa".
La conversazione rubata da una microspia incrinò le certezze del direttore di Sigh Sigh, il carcere modello: "Non sará pericoloso proiettare film come Gilda a questi bulloni senza futuro?". Fusione rossa.
(Collage di rottami 40 x 30)
Fusione rossa

Mutazione 1

Prima farfalla: "Mmm... Ovidio, assaggia un po' questo..."
Seconda farfalla: "Sto arrivando, mia cara. Hai con te il kit per le analisi chimiche, mi auguro".
Prima farfalla, stringendo le ali: "Pensavo che l'avessi preso tu...".
Seconda farfalla, trattenendo a stento la rabbia:
"Vorrá dire che ne proverò un pezzo piccolo piccolo".
(La sera, davanti al fiorivisore)
"Ovidio, svegliati!".
"Scusa se te lo faccio notare, cara, ma in parte è anche colpa tua: sai che mi viene subito sonno quando mangio pesante". Mutazione 1.
(Olio su tela 45 x 35)
Mutazione 1

L'ultimo trophy

Faceva caldo, molto caldo.
Avrebbe dato l'ultimo modello di videotelefono estraibile, in cambio di un po' d'acqua.
Lui era stato meraviglioso, come sempre. Ma questa volta aveva perso.
Silenziosa e mortale, la mina atomica era esplosa sotto di loro.
Per lui, solo il tempo di una brusca frenata in una nuvola di sabbia.
Sentiva sopra di sè il peso del suo corpo senza vita.
Gli rivolse l'ultimo pensiero, prima di affrontare con dignitá il crudele destino che attende tutte le jeep. L'ultimo trophy.
(Cemento e modellino 31 x 26)
L'ultimo trophy

Mutazione 2

"Ti piace?".
"Moltissimo, mi vibrano tutte le punte!".
"E pensare che ho dovuto convincerti...".
"Hai ragione, ma vedi, in tempi come questi... Proprio ieri ascoltavo dal giornale che...".
"Shhh... ora basta, godiamoci questo momento irripetibile prima di cambiare forma". Mutazione 2.
(Olio su tela 45 x 35)
Mutazione 2
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